Giro d’Italia 2020, finalmente l’anno buono per il debutto di Peter Sagan?

Sarà il Giro d’Italia 2020 teatro del debutto di Peter Sagan alla Corsa Rosa? Raggiunto il record di sette Maglie Verdi conquistate al Tour de France, per il tre volte campione del mondo potrebbe finalmente essere giunta l’ora nella corsa più importante del paese che lo ha lanciato, nella cui lingua continua ad esprimersi meglio e con più facilità e divertimento. Ormai indirizzato verso i fatidici trenta, lo slovacco è ormai nella storia della Grande Boucle e lasciare il segno anche al Giro gli permetterebbe inoltre di conquistare un successo in un GT visto che ai dodici successi in Francia aggiunge già quattro vittorie di tappa alla Vuelta a España.

Dopo le aperture iniziali, nel 2019 vi ha rinunciato per concentrarsi sul grande obiettivo a Parigi, senza correre il rischio di sfinirsi a maggio, dopo una primavera già molto dispendiosa pur non particolarmente brillante. Ma con ormai già in bacheca la sua ennesima classifica a punti, si può pensare anche ad altro, provando anche a cambiare e spezzare quella che ormai è quasi una routine della sua stagione, affrontando, almeno sino a luglio, praticamente sempre le stesse corse, con poche eccezioni.

Una ipotesi che comincia a farsi strada ora anche in squadra, con l’importante apertura anche del team manager Ralph Denk. “Perché no? La porta al Giro è aperta”, commenta alla Gazzetta dello Sport senza dilungarsi, ma senza chiudere il dirigente tedesco, numero uno della squadra. Se è ancora è presto per poter dare concretezza a questa che per il momento è solo una ipotesi, in questi anni sembra comunque la prima volta che non se ne parla solo con speranza, ma con qualche elemento a supporto in più.

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